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RheuMilan New frontiers of research and innovation about rheumatology

Comparing models of care in different European countries and learning from each other. Despite being part of the same EULAR family and sharing guidelines, research projects and cohorts of patients, several differences in the management of rheumatic patients across European countries exist. This is mostly related to administrative issues, financial burden and local rules according to regional legislation and circumstances. However, the needs of the patients and the aspirations of the clinicians are same. The aim of this meeting is to explore what we do similarly, what do we do differently and what we can learn from each other in order to improve models of care and implement standards of treatment of rheumatic patients across Europe. At its first edition, RheuMilan2019 will promote an exchange of views and interaction across models of care in Rheumatology of three European countries – specifically Italy, France, United Kingdom – with a special focus on topic areas such as early arthritis, osteoporosis, spondyloarthritis, transition from pediatric to adult rheumatology. Practical management aspects and a number of challenging and clinically relevant issues encountered in daily practice will be addressed. The importance of translational research and scientific collaboration across European countries will be also highlighted. We believe this meeting will generate productive interaction and discussion among experts and participants on key issues that affect the daily practice in Rheumatology. Milan, located at the heart of Europe, with his vibrant atmosphere and its historical vocation to intercultural exchanges, represents the ideal setting to host this event with the aim to share clinical experiences and promote future collaborations.

PSA: Looking to the future

L’artrite psoriasica (PsA) è una patologia di natura autoimmune e infiammatoria cronica, causa di dolore e rigidità che in Italia colpisce circa l’1% della popolazione. Si tratta di una malattia complessa ed eterogenea, infatti, si caratterizza per il coinvolgimento di ben 6 domini clinici: cute, articolazioni periferiche, articolazioni assiali, entesi, dita delle mani/piedi e unghie oltre a potersi accompagnare con manifestazioni extrarticolari e con un gran numero di comorbidità.

Per questo non esiste un protocollo di trattamento univoco per tutti i pazienti affetti da PsA, ma la strategia terapeutica dovrebbe essere modulata in funzione dello spettro delle manifestazioni cliniche individuali. Negli ultimi anni sta emergendo in modo sempre più evidente che l’IL-17 A svolge un ruolo rilevante nella patogenesi di questa malattia, in particolare nelle manifestazioni cutanee e assiali, ma anche nella flogosi delle entesi e della membrana sinoviale.

In questo contesto il corso ”PsA: looking to the future” si propone di aggiornare e formare lo specialista in reumatologia sulle nuove evidenze emerse in seguito al trattamento dei pazienti con PsA attiva con un inibitore dell’IL-17A di recente approvazione, verso l’obiettivo del miglioramento a 360° della QoL dei pazienti per mezzo di un’azione su tutti i domini della malattia.

Waiting for… young and old 2.0

L’impiego di infiltrazioni intra-articolari di acido ialuronico è finalizzato a contrastare l’attività degenerativa articolare e la relativa situazione dolorosa per un miglioramento della funzionalità articolare. La terapia intra-articolare è molto utilizzata sia per il trattamento di condizioni patologiche croniche, quali l’osteoartrosi, ma anche nelle condizioni in cui è richiesta una viscosupplementazione finalizzata a migliorare la performance articolare, come ad esempio in ambito sportivo. Durante l’emergenza sanitaria legata alla pandemia COVID-19, sono stati adottati in tutto il territorio nazionale provvedimenti restrittivi finalizzati a limitare l’effetto pandemico, che hanno completamente sconvolto non solo la vita dei pazienti affetti da condizioni che richiedevano un trattamento intra-articolare, ma anche quella di tutta la popolazione. Questo percorso interattivo si propone di approfondire

  • le problematiche di quei pazienti, che in tale periodo non sono riusciti a sottoporsi al loro ciclo terapeutico infiltrativo, soprattutto quelli sportivi
  • la ripresa degli allenamenti e la responsabilità legale del Medico dello Sport
  • associata alla ripresa stessa
  • la sorveglianza sanitaria e aspetti nutrizionali degli atleti e degli staff
  • in COVID-19

 

Sharing for choosing: quale Doac per quale paziente

La terapia anticoagulante costituisce il trattamento cardine per la prevenzione e cura delle malattie trombo-emboliche. I Nuovi Anticoagulanti Orali hanno dimostrato un migliore profilo di efficacia e sicurezza rispetto agli antagonisti della vitamina K, consentendo nel contempo di ridurre il carico assistenziale. Le continue evidenze scientifiche prodotte ed i recenti dati di Real World ne confermano un differente profilo di efficacia e sicurezza nei diversi setting di pazienti, quali l’età avanzata, l’insufficienza renale, l’alto rischio di sanguinamento, nonché in ambito interventistico come la Sindrome Coronarica Acuta associata a FANV. In questo contesto in continuo aggiornamento, si rende quindi necessario un confronto aperto tra gli specialisti del settore, per individuare l’approccio terapeutico più appropriato in base alle evidenze scientifiche più solide.

Waiting for… young and old 2.0

L’impiego di infiltrazioni intra-articolari di acido ialuronico è finalizzato a contrastare l’attività degenerativa articolare e la relativa situazione dolorosa per un miglioramento della funzionalità articolare. La terapia intra-articolare è molto utilizzata sia per il trattamento di condizioni patologiche croniche, quali l’osteoartrosi, ma anche nelle condizioni in cui è richiesta una viscosupplementazione finalizzata a migliorare la performance articolare, come ad esempio in ambito sportivo. Durante l’emergenza sanitaria legata alla pandemia COVID-19, sono stati adottati in tutto il territorio nazionale provvedimenti restrittivi finalizzati a limitare l’effetto pandemico, che hanno completamente sconvolto non solo la vita dei pazienti affetti da condizioni che richiedevano un trattamento intra-articolare, ma anche quella di tutta la popolazione.

Questo percorso interattivo si propone di approfondire

  • le problematiche di quei pazienti, che in tale periodo non sono riusciti a sottoporsi al loro ciclo terapeutico infiltrativo, soprattutto quelli sportivi
  • la ripresa degli allenamenti e la responsabilità legale del Medico dello Sport
  • associata alla ripresa stessa
  • la sorveglianza sanitaria e aspetti nutrizionali degli atleti e degli staff
  • in COVID-19

Waiting for… young and old 2.0

L’impiego di infiltrazioni intra-articolari di acido ialuronico è finalizzato a contrastare l’attività degenerativa articolare e la relativa situazione dolorosa per un miglioramento della funzionalità articolare. La terapia intra-articolare è molto utilizzata sia per il trattamento di condizioni patologiche croniche, quali l’osteoartrosi, ma anche nelle condizioni in cui è richiesta una viscosupplementazione finalizzata a migliorare la performance articolare, come ad esempio in ambito sportivo. Durante l’emergenza sanitaria legata alla pandemia COVID-19, sono stati adottati in tutto il territorio nazionale provvedimenti restrittivi finalizzati a limitare l’effetto pandemico, che hanno completamente sconvolto non solo la vita dei pazienti affetti da condizioni che richiedevano un trattamento intra-articolare, ma anche quella di tutta la popolazione. Questo percorso interattivo si propone di approfondire:

  • le problematiche di quei pazienti, che in tale periodo non sono riusciti a sottoporsi al loro ciclo terapeutico infiltrativo, soprattutto quelli sportivi
  • la ripresa degli allenamenti e la responsabilità legale del Medico dello Sport associata alla ripresa stessa
  • la sorveglianza sanitaria e aspetti nutrizionali degli atleti e degli staff in COVID-19

FADOI. For aquired haemophilia disease awareness on evidence

L’emofilia acquisita è una malattia rara (incidenza stimata 1,5 per milione l’anno) caratterizzata dallo sviluppo di autoanticorpi prevalentemente contro il proprio fattore VIII della coagulazione. I pazienti con emofilia acquisita hanno un tempo prolungato di tromboplastina parziale attivata (aPTT). Generalmente questi pazienti non hanno alcuna storia familiare o personale di sanguinamento, ma presentano gravi emorragie, pericolose per la vita, così come un eccessivo sanguinamento a seguito di traumi, interventi chirurgici o emorragie cerebrali.
Data la rarità e l’imprevedibilità della malattia è essenziale allargare l’awareness a tutti gli specialisti coinvolti nella gestione dei pazienti per permettere loro di riconoscere prontamente la malattia e inviare i pazienti ai centri di riferimento nel più breve tempo possibile per evitare ulteriori complicazioni.

Rheuma Cloud: A New generation Project to improve the prospects of Rheumatic Patients

Il progetto ECM di Formazione Sul Campo (FSC) “Rheuma CLOUD”, si propone di ottimizzare le prospettive dei pazienti con AR e PsA puntando sulle terapie innovative e sui giovani reumatologi ai quali dare la possibilità di svolgere un percorso formativo integrato, a cura di esperti del settore, sulle tematiche “calde” della pratica clinica quotidiana quali: la Diagnosi, il Tight control e Treat to target, l’Efficacia e la Sicureza della terapia, i Patient Reported Outcomes (PROs) e la Farmacoeconomia.

Asma bronchiale: percorsi diagnostici e terapeutici

L’asma è un problema mondiale e un consistente onere sociale ed economico per i sistemi sanitari. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, ci sono tra i 100 e i 150 milioni di persone che soffrono di questa condizione in tutto il mondo. Le morti associate alla malattia, sempre secondo i dati dell’OMS, sono circa 180 mila ogni anno. Nel 50% degli adulti e nell’80% dei bambini malati di asma, prevale la forma allergica, mediata dalla risposta dovuta alle IgE. Secondo la Global Initiative for Asthma (GINA), sono addirittura 300 milioni le persone nel mondo che soffrono della malattia, una ogni 20. In Europa, secondo quanto riportato nelle Linee Guida Gina, ci sono oltre 30 milioni di asmatici.
In Italia, si stima che ogni anno circa nove milioni di persone si ammalano di allergie respiratorie derivanti dalla presenza di pollini nell’aria e quattro milioni di essi ricorrono a cure. Si calcola che circa il 15-20 per cento della popolazione italiana soffre di allergie, fenomeno in crescita, soprattutto tra i più giovani e le donne. L’Italian Study on Asthma in Young Adults (ISAYA), un’indagine multicentrica condotta tra il 1998 e il 2000 su nove città italiane su 3000 persone tra i 20 e i 44 anni, ha evidenziato una notevole differenza delle manifestazioni asmatiche sul territorio nazionale.
La malattia è più presente nelle zone mediterranee che in quelle continentali e la sua prevalenza cresce all’aumentare della temperatura media e al diminuire dell’escursione termica.
In termini economici, l’asma incide più della tubercolosi e dell’HIV combinati. Nei soli Stati Uniti, la stima dei costi diretti e indiretti per la cura si aggira sui 6 miliardi di dollari all’anno e raggiunge gli oltre 10 miliardi considerando il costo totale della malattia, incluse le giornate lavorative e scolastiche perdute. Secondo i Centers for Disease Control and Prevention (cdc) americani, i bambini asmatici perdono il doppio dei giorni di scuola rispetto a quelli non asmatici e l’asma è un fattore determinante sia dell’assenza dal lavoro in molti paesi e/o nella scelta di un lavoro rispetto a un altro. In più l’apprendimento e le opportunità di socializzazione, legate anche alle attività fisiche, sono fortemente limitati nei bambini più giovani che soffrono di asma.
La nuova versione delle linee giuda GINA offre nuovi spunti di discussione in ambito diagnostico e terapeutico.
L’obiettivo del corso è consentire al medico di medicina generale di acquisire gli strumenti necessari per una corretta valutazione iniziale del paziente asmatico, attraverso questionari e valutazioni funzionali riuscendo a seguirlo nel tempo in collaborazione con lo specialista pneumologo grazie agli strumenti diagnostici e terapeutici in atto disponibili.

Asma bronchiale: percorsi diagnostici e terapeutici

L’asma è un problema mondiale e un consistente onere sociale ed economico per i sistemi sanitari. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, ci sono tra i 100 e i 150 milioni di persone che soffrono di questa condizione in tutto il mondo. Le morti associate alla malattia, sempre secondo i dati dell’OMS, sono circa 180 mila ogni anno. Nel 50% degli adulti e nell’80% dei bambini malati di asma, prevale la forma allergica, mediata dalla risposta dovuta alle IgE. Secondo la Global Initiative for Asthma (GINA), sono addirittura 300 milioni le persone nel mondo che soffrono della malattia, una ogni 20. In Europa, secondo quanto riportato nelle Linee Guida Gina, ci sono oltre 30 milioni di asmatici.
In Italia, si stima che ogni anno circa nove milioni di persone si ammalano di allergie respiratorie derivanti dalla presenza di pollini nell’aria e quattro milioni di essi ricorrono a cure. Si calcola che circa il 15-20 per cento della popolazione italiana soffre di allergie, fenomeno in crescita, soprattutto tra i più giovani e le donne. L’Italian Study on Asthma in Young Adults (ISAYA), un’indagine multicentrica condotta tra il 1998 e il 2000 su nove città italiane su 3000 persone tra i 20 e i 44 anni, ha evidenziato una notevole differenza delle manifestazioni asmatiche sul territorio nazionale.
La malattia è più presente nelle zone mediterranee che in quelle continentali e la sua prevalenza cresce all’aumentare della temperatura media e al diminuire dell’escursione termica.
In termini economici, l’asma incide più della tubercolosi e dell’HIV combinati. Nei soli Stati Uniti, la stima dei costi diretti e indiretti per la cura si aggira sui 6 miliardi di dollari all’anno e raggiunge gli oltre 10 miliardi considerando il costo totale della malattia, incluse le giornate lavorative e scolastiche perdute. Secondo i Centers for Disease Control and Prevention (cdc) americani, i bambini asmatici perdono il doppio dei giorni di scuola rispetto a quelli non asmatici e l’asma è un fattore determinante sia dell’assenza dal lavoro in molti paesi e/o nella scelta di un lavoro rispetto a un altro. In più l’apprendimento e le opportunità di socializzazione, legate anche alle attività fisiche, sono fortemente limitati nei bambini più giovani che soffrono di asma.
La nuova versione delle linee giuda GINA offre nuovi spunti di discussione in ambito diagnostico e terapeutico.
L’obiettivo del corso è consentire al medico di medicina generale di acquisire gli strumenti necessari per una corretta valutazione iniziale del paziente asmatico, attraverso questionari e valutazioni funzionali riuscendo a seguirlo nel tempo in collaborazione con lo specialista pneumologo grazie agli strumenti diagnostici e terapeutici in atto disponibili.

Progetto Oltre Territorio 2.0. Il trattamento del LDL-C nel post MI: il futuro è adesso…

Le malattie cardiovascolari (CVD), di cui quelle aterosclerotiche costituiscono la componente principale, rappresentano la prima causa di morte nel nostro paese (responsabili del 44% di tutti i decessi) e, in tutta Europa, sono responsabile di oltre 4 milioni di morti l’anno. Recentemente sono state pubblicate le linee guida 2019 della Società Europea di Cardiologia (ESC) e della Società Europea per l’Aterosclerosi (EAS) per la gestione delle dislipidemie, un documento molto atteso dalla comunità medica che segna un importante momento di aggiornamento per la pratica clinica relativamente alla gestione del rischio cardiovascolare in prevenzione primaria e secondaria.

Uno dei principali messaggi emergenti da questa nuova edizione delle Linee Guida ESC/EAS è quello che per prevenire le malattie cardiovascolari, specialmente nei pazienti ad alto e altissimo rischio, i livelli di colesterolo delle lipoproteine a bassa densità (LDL) debbano essere ridotti il più possibile. Le Linee Guida mirano a garantire che i farmaci

disponibili per il trattamento di questi pazienti (statine, ezetimibe, inibitori del PCSK9) vengano utilizzati in maniera intensiva con l’obiettivo di abbassare il C-LDL al disotto di un livello target (indipendentemente dal livello basale) e con una riduzione relativa minima del almeno del 50%. Uno degli studi che ha avvalorato la teoria “the lower the better”, in riferimento al livelli di C-LDL, è stato lo studio FOURIER che, condotto su un’ampia popolazione di pazienti (n = 27.756) con malattie cardiovascolari aterosclerotiche, in terapia con statine e con livelli di C-LDL ≥ 1,8 mmol/L (70 mg/dL), ha mostrato come l’aggiunta al trattamento di evolocumab abbia ridotto in maniera significativa il rischio composito di: morte CVD, infarto del miocardio, ictus, ospedalizzazione per angina instabile o rivascolarizzazione coronarica.

In questo contesto il corso ECM “Il trattamento del LDL-C nel post MI: il futuro è adesso…” si propone di aggiornare medici e farmacisti sulle ultime novità in termini di gestione clinica dei pazienti ad alto rischio cardiovascolare in modo da uniformare e migliorare il percorso di screening, trattamento, follow up e, conseguentemente, gli outcome ottenibili dai pazienti.

Progetto Oltre Territorio 2.0. Il trattamento del LDL-C nel post MI: il futuro è adesso…

Le malattie cardiovascolari (CVD), di cui quelle aterosclerotiche costituiscono la componente principale, rappresentano la prima causa di morte nel nostro paese (responsabili del 44% di tutti i decessi) e, in tutta Europa, sono responsabile di oltre 4 milioni di morti l’anno. Recentemente sono state pubblicate le linee guida 2019 della Società Europea di Cardiologia (ESC) e della Società Europea per l’Aterosclerosi (EAS) per la gestione delle dislipidemie, un documento molto atteso dalla comunità medica che segna un importante momento di aggiornamento per la pratica clinica relativamente alla gestione del rischio cardiovascolare in prevenzione primaria e secondaria.

Uno dei principali messaggi emergenti da questa nuova edizione delle Linee Guida ESC/EAS è quello che per prevenire le malattie cardiovascolari, specialmente nei pazienti ad alto e altissimo rischio, i livelli di colesterolo delle lipoproteine a bassa densità (LDL) debbano essere ridotti il più possibile. Le Linee Guida mirano a garantire che i farmaci disponibili per il trattamento di questi pazienti (statine, ezetimibe, inibitori del PCSK9) vengano utilizzati in maniera intensiva con l’obiettivo di abbassare il C-LDL al disotto di un livello target (indipendentemente dal livello basale) e con una riduzione relativa minima del almeno del 50%. Uno degli studi che ha avvalorato la teoria “the lower the better”, in riferimento al livelli di C-LDL, è stato lo studio FOURIER che, condotto su un’ampia popolazione di pazienti (n = 27.756) con malattie cardiovascolari aterosclerotiche, in terapia con statine e con livelli di C-LDL ≥ 1,8 mmol/L (70 mg/dL), ha mostrato come l’aggiunta al trattamento di evolocumab abbia ridotto in maniera significativa il rischio composito di: morte CVD, infarto del miocardio, ictus, ospedalizzazione per angina instabile o rivascolarizzazione coronarica.

In questo contesto il corso ECM “Il trattamento del LDL-C nel post MI: il futuro è adesso…”si propone di aggiornare medici e farmacisti sulle ultime novità in termini di gestione clinica dei pazienti ad alto rischio cardiovascolare in modo da uniformare e migliorare il percorso di screening, trattamento, follow up e, conseguentemente, gli outcome ottenibili dai pazienti.

Progetto Oltre Territorio 2.0. Il trattamento del LDL-C nel post MI: il futuro è adesso…

Le malattie cardiovascolari (CVD), di cui quelle aterosclerotiche costituiscono la componente principale, rappresentano la prima causa di morte nel nostro paese (responsabili del 44% di tutti i decessi) e, in tutta Europa, sono responsabile di oltre 4 milioni di morti l’anno. Recentemente sono state pubblicate le linee guida 2019 della Società Europea di Cardiologia (ESC) e della Società Europea per l’Aterosclerosi (EAS) per la gestione delle dislipidemie, un documento molto atteso dalla comunità medica che segna un importante momento di aggiornamento per la pratica clinica relativamente alla gestione del rischio cardiovascolare in prevenzione primaria e secondaria.

Uno dei principali messaggi emergenti da questa nuova edizione delle Linee Guida ESC/EAS è quello che per prevenire le malattie cardiovascolari, specialmente nei pazienti ad alto e altissimo rischio, i livelli di colesterolo delle lipoproteine a bassa densità (LDL) debbano essere ridotti il più possibile. Le Linee Guida mirano a garantire che i farmaci

disponibili per il trattamento di questi pazienti (statine, ezetimibe, inibitori del PCSK9) vengano utilizzati in maniera intensiva con l’obiettivo di abbassare il C-LDL al disotto di un livello target (indipendentemente dal livello basale) e con una riduzione relativa minima del almeno del 50%. Uno degli studi che ha avvalorato la teoria “the lower the better”, in riferimento al livelli di C-LDL, è stato lo studio FOURIER che, condotto su un’ampia popolazione di pazienti (n = 27.756) con malattie cardiovascolari aterosclerotiche, in terapia con statine e con livelli di C-LDL ≥ 1,8 mmol/L (70 mg/dL), ha mostrato come l’aggiunta al trattamento di evolocumab abbia ridotto in maniera significativa il rischio composito di: morte CVD, infarto del miocardio, ictus, ospedalizzazione per angina instabile o rivascolarizzazione coronarica.

In questo contesto il corso ECM “Il trattamento del LDL-C nel post MI: il futuro è adesso…” si propone di aggiornare medici e farmacisti sulle ultime novità in termini di gestione clinica dei pazienti ad alto rischio cardiovascolare in modo da uniformare e migliorare il percorso di screening, trattamento, follow up e, conseguentemente, gli outcome ottenibili dai pazienti.

L’importanza della diagnosi precoce nell’artrite reumatoide

L’artrite reumatoide è una malattia infiammatoria cronica a genesi autoimmune. Pur interessando elettivamente le piccole articolazioni di mani e piedi, si tratta a tutti gli effetti di una malattia sistemica, potendo essa interessare tutte le articolazioni dotate di membrana sinoviale, il cuore, i polmoni e i vasi sanguigni, portando, anche rapidamente, ad esiti invalidanti per il paziente.

Principio cardine del trattamento dell’artrite reumatoide è la diagnosi precoce e la rapida introduzione di una terapia aggressiva con farmaci di fondo (DMARDs).

E’ ormai da tempo dimostrato infatti come nelle artriti in fase precoce una diagnosi rapida e una tempestiva impostazione di terapia specifica sulla base dei fattori prognostici conduca ad un drammatico miglioramento dell’outcome sia quo ad vitam che quo ad functione1. E’ stato infatti dimostrato come i pazienti con un’artrite all’esordio rispondono in maniera decisamente migliore alla terapia con DMARDs, rispetto ai pazienti con un’artrite cronicizzata, permettendo quindi di raggiungere la remissione di malattia in tempi più rapidi ed in una percentuale maggiore di paziente, prevenendo in questo modo lo sviluppo del danno articolare cronico che è la principale causa di invalidità residua2. E’ stato inoltre ampiamente dimostrato come un approccio terapeutico secondo i principi del treat to target e del tight control, migliori drasticamente l’outcome del paziente e la possibilità di raggiungere una remissione stabile e precoce, prevenendo quindi lo sviluppo di danno articolare cronico3.

Recentemente si è inoltre visto come il raggiungimento di una stabile remissione in tempi previ possa consentire in alcuni casi un tapering o addirittura la sospensione della terapia di fondo, raggiungendo in questo modo una drug free remission che è assolutamente impensabile per un paziente affetto da artrite che presenti un danno articolare4,5 .

Risulta pertanto palese come una collaborazione stretta tra specialista ambulatoriale e medico di medicina generale possa garantire un precoce referral del paziente alla struttura, permettendo una tempestiva terapia e un follow-up efficace.

Scopo di questo evento è creare un’occasione formativa per i Medici di Medicina Generale (MMG) circa le novità in termini di diagnosi e terapia dell’artrite, nonché creare una occasione di contatto e di integrazione tra i Medici di Medicina Generale (MMG) e l’Unità di Immunologia e Reumatologia dell’Ospedale San Raffaele al fine di facilitare l’early referral e la gestione congiunta di tali pazienti.

Maratona di “Pratica Clinica Respiratoria” : 1° round

Il seminario online, chiamato “Maratona di pratica clinica Respiratoria”, prende il nome dal mito di Filippide e della sua corsa di 42 Km da Maratona ad Atene.
Il corso, avvalendosi del contributo di un team di specialisti pneumologi, svilupperà un programma di aggiornamento scientifico fornendo strumenti formativi sulle principali patologie a carico dell’apparato respiratorio, che hanno un notevole impatto non solo sui pazienti, come confermato dai dati epidemiologici, ma anche sui costi socio-sanitari.
Ventuno relazioni evidenzieranno la gestione clinico-funzionale associata ad un imaging radiologico, ricco e di impatto immediato, compresa la ecografia toracica, per ottimizzare l’orientamento diagnostico e terapeutico.
Verranno presi in esame i punti essenziali concernenti l’inquadramento clinico, la diagnosi differenziale e il trattamento di varie affezioni dell’apparato respiratorio, quali le sindromi ostruttive, la patologia infettiva comunitaria, l’insufficienza respiratoria con le strategie adeguate al caso e le procedure interventistiche.
La presenza della pandemia da SARS-CoV-2, con le sue gravi implicazioni cliniche e di sanità pubblica, rende ragione che questo seminario offra anche la opportunità di un approfondimento dei meccanismi fisiopatologici respiratori in corso di polmonite da SARS-CoV-2, per meglio affrontare, su base  clinica, una patologia che può variare da forme asintomatiche o paucisintomatiche fino a una grave insufficienza respiratoria associata spesso ad un elevato tasso di mortalità

14a Edizione L’anziano Prima

L’anziano prima: perché questa definizione? Ora più che mai è importante porre al centro della nostra attenzione i pazienti anziani soprattutto dopo l’emergenza COVID che ha messo in mostra la fragilità dei nostri anziani e di quanta maggiore attenzione dobbiamo porre.
Il paziente anziano è una “cosa sola”: affermazione strana ma che racchiude in sé quanto vogliamo discutere quest’anno nella modalità online (prima volta dopo 15 anni!) per cogliere gli aspetti essenziali.
Parleremo di scompenso cardiaco, ipertensione arteriosa, dislipidemie, tromboembolismi e tanto altro raccontandone le principali novità emerse dalla letteratura Internazionale anche alla luce dell’emergenza COVID.

L’identificazione e la gestione del paziente con CBP in Emilia-Romagna

La colangite biliare primitiva (CBP) è una malattia cronica, autoimmune del fegato che interessa i piccoli dotti biliari. La popolazione maggiormente interessata sono donne tra i 40 e 60 anni di età. La frequenza di tale patologia non è ancor ben chiara; si stima che circa 20-40 individui ogni 100.000 ne siano affetti, con un rapporto uomini – donne e pari a 1:10. La CBP ha un decorso lento e la terapia può rallentarne la progressione.

Il corso ECM ha come obiettivi principali la condivisione delle innovazioni nella diagnosi e nella terapia dei pazienti affetti da CBP e il confronto sull’approccio al paziente nella Regione Emilia- Romagna, attraverso la presentazione e la discussione di casi clinici. Verrà inoltre presentato il progetto Rete CBP Emilia-Romagna, che per mezzo di una piattaforma online, fornirà ai medici specialisti iscritti aggiornamenti scientifici sull’argomento e possibilità di confronto su tematiche particolari tratte dalla pratica clinica quotidiana.

CReI ReumWebinAir 2021 Psoriatic Arthritis – Are you uptodate?

Il momento storico fortemente condizionato dalla travolgente comparsa della pandemia Covid ci ha convinto a modificare il nostro aggiornamento puntuale, con la necessaria creazione di continuità, quanto mai ora necessaria, alla luce di comorbidità, nuovi trattamenti, maggiori rischi di interazioni terapeutiche o di quadri clinici dubbi e di intreccio di patologie preesistenti e di probabili contagi virali.
Al momento non esiste possibilità di creare aggiornamenti residenziali e non sappiamo neanche quando sarà mai possibile. Come sempre accade il cambiamento è anche una grande opportunità di novità. Pertanto la nostra società scientifica propone ai propri iscritti ed ai cultori della materia una serie di aggiornamenti di cui sarà possibile usufruire sia in modalità contemporanea, che in modalità registrata attraverso il sito www.quotidianoreumatologia.it a mezzo di una password personalizzata.

CReI ReumWebinAir 2021 – Psoriatic Arthritis – Are you uptodate?

Il momento storico fortemente condizionato dalla travolgente comparsa della pandemia Covid ci ha convinto a modificare il nostro aggiornamento puntuale, con la necessaria creazione di continuità, quanto mai ora necessaria, alla luce di comorbidità, nuovi trattamenti, maggiori rischi di interazioni terapeutiche o di quadri clinici dubbi e di intreccio di patologie preesistenti e di probabili contagi virali.

Al momento non esiste possibilità di creare aggiornamenti residenziali e non sappiamo neanche quando sarà mai possibile. Come sempre accade il cambiamento è anche una grande opportunità di novità. Pertanto la nostra società scientifica propone ai propri iscritti ed ai cultori della materia una serie di aggiornamenti di cui sarà possibile usufruire sia in modalità contemporanea, che in modalità registrata attraverso il sito www.quotidianoreumatologia.it a mezzo di una password personalizzata.Il secondo incontro ECM a carattere nazionale si svolgerà sull’ Artrite Psoriasica (AP), patologia di notevole rilevanza sia per la sua frequenza che per la tendenza a colpire fasce di popolazioni in età produttiva, con disabilità rilevante se non precocemente riconosciuta e trattata in modo adeguato.

CReI ReumWebinAir 2020 Psoriatic Arthritis – Are you uptodate?

Il momento storico fortemente condizionato dalla travolgente comparsa della pandemia Covid ci ha convinto a modificare il nostro aggiornamento puntuale, con la necessaria creazione di continuità, quanto mai ora necessaria, alla luce di comorbidità, nuovi trattamenti, maggiori rischi di interazioni terapeutiche o di quadri clinici dubbi e di intreccio di patologie preesistenti e di probabili contagi virali. La nostra società scientifica propone ai propri iscritti ed ai cultori della materia una serie di aggiornamenti di cui sarà possibile usufruire sia in modalità contemporanea, che in modalità registrata attraverso il sito www.quotidianoreumatologia.it a mezzo di una password personalizzata. Il secondo incontro ECM a carattere nazionale si svolgerà sull’ Artrite Psoriasica (AP), patologia di notevole rilevanza sia per la sua frequenza che per la tendenza a colpire fasce di popolazioni in età produttiva, con disabilità rilevante se non precocemente riconosciuta e trattata in modo adeguato. Gli incontri saranno sviluppati per piccoli gruppi di partecipanti (10-15) collegati in diretta e vedrà un argomento centrale registrato in studio e trattato da un opinion leader, riproposto poi nelle successive aree geografiche italiane, secondo una distribuzione in macro-aree, che corrispondono quasi completamente a quelle dell’organizzazione societaria del CReI. I successivi interventi saranno invece tenuti dai diversi opinion leader locali, suddivisi per le sopra citate aree geografiche.

CRei Reumwebinar 2020. Lupus Eritematoso Sistemico – Are you up to date?

Il momento storico fortemente condizionato dalla travolgente comparsa della pandemia Covid ci ha convinto a modificare il nostro aggiornamento puntuale, con la necessaria creazione di continuità, quanto mai ora necessaria, alla luce di comorbidità, nuovi trattamenti, maggiori rischi di interazioni terapeutiche o di quadri clinici dubbi e di intreccio di patologie preesistenti e di probabili contagi virali.

Al momento non esiste possibilità di creare aggiornamenti residenziali e non sappiamo neanche quando sarà mai possibile. Come sempre accade il cambiamento è anche una grande opportunità di novità. Pertanto la nostra società scientifica propone ai propri iscritti ed ai cultori della materia una serie di aggiornamenti di cui sarà possibile usufruire sia in modalità contemporanea, che in modalità registrata attraverso il sito www.quotidianoreumatologia.it a mezzo di una password personalizzata.

Il coronavirus sarà prima o dopo sconfitto con un vaccino ma le malattie reumatiche purtroppo continuano a procurare danni e vittime. Tra queste una importanza sociale particolare occupa il Lupus Eritematoso Sistemico (LES), patologia autoimmune di notevole rilevanza per la frequenza non rara e la tendenza a colpire fasce di popolazioni giovani, spesso in periodo gestazionale e con una clinica complessa e spesso grave. Essa è causa ancora di una mortalità non minima e colpendo le fasce più giovani d’età ed il sesso femminile in età feconda mina la fase produttiva e riproduttiva della vita. Da un registro del CReI Campania del 2017 scopriamo poi che il tempo trascorso tra l’esordio dei sintomi del LES e la sua diagnosi sfiora i 7,5 anni. Da ciò prendiamo atto della necessità di diffondere la conoscenza di criteri di diagnosi/classificazione moderni a tutti gli operatori ospedalieri e territoriali del settore.

La seconda parte del 2019 ha visto molteplici novità nel settore con l’emanazione di nuovi criteri classificativi e di un software di aiuto per la diagnosi, nonché di un nuovo sistema di monitoraggio della gravità di sintomi (SLE-DAS) e di nuove raccomandazioni per il suo trattamento.

La nostra società scientifica, quindi, intende formare il maggior numero di reumatologi operanti negli ospedali e sul territorio italiano al fine di acuire in loro le capacità diagnostiche abbattendo il tempo di latenza tra l’esordio dei sintomi e la diagnosi ed inoltre uniformarsi allo stesso linguaggio condiviso.

 

Gli incontri saranno sviluppati per piccoli gruppi di partecipanti collegati in diretta e vedrà un argomento centrale registrato in studio e trattato da un opinion leader, riproposto poi nelle successive aree geografiche italiane, secondo una distribuzione in macroaree, che corrispondono quasi completamente a quelle dell’organizzazione societaria del CReI. I successivi interventi saranno invece tenuti dai diversi opinion leader locali, suddivisi per le sopracitate macro aree geografiche.

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Dynamicom Education

Dynamicom Education S.r.l. è Provider accreditato dal 14.07.2010 (Standard dal 07.02.2013)
secondo il Programma di Educazione Continua in Medicina (ECM) – N. 181.

Siamo Provider abilitati all’erogazione di corsi di Formazione ECM RES (Formazione Residenziale), FAD (Formazione A Distanza) e FSC (Formazione Sul Campo), rivolti a tutte le Professioni Sanitarie riconosciute dal Ministero della Salute.

Disponiamo di una nostra piattaforma FAD: www.dynamicomeducation.it per una gestione semplice ed efficace di ogni programma educazionale a distanza: un portale multicanale e dinamico, costantemente aggiornato e dotato di un help desk specifico per garantire in ogni momento i più alti livelli di qualità formativa.

Siamo certificati ISO 9001-2015

ECM
RINA

Le malattie rare della coagulazione: dai disordini ereditari alle patologie acquisite

I disordini congeniti ed acquisiti della coagulazione del sangue e della funzione piastrinica se non adeguatamente diagnosticati e seguiti possono avere come conseguenza manifestazioni emorragiche spontanee o traumatiche life-threatening. È pertanto necessario che tali patologie siano oggetto di discussione più approfondita.

In questo evento saranno focalizzati gli aspetti fisiopatologici e terapeutici relativi all’emofilia congenita A e B, il cui trattamento ottimale è rappresentato dalla profilassi a lungo termine, con terapia sostitutiva, da avviarsi fin dall’infanzia, che ha dimostrato di poter prevenire gli episodi emorragici (soprattutto articolari), e quindi l’insorgenza di danno articolare cronico ed artropatia. Ad oggi l’introduzione dei nuovi fattori della coagulazione ricombinanti ad emivita prolungata sta apportando significativi progressi in quanto offre la possibilità di operare trattamenti in profilassi con un ridotto numero di infusioni permettendo di migliorare la qualità di vita dei pazienti, gli outcome clinici e di ridurre i costi di gestione.

Uno spazio di discussione sarà dedicato all’emofilia acquisita la cui rarità e imprevedibilità la rende una patologia ad elevato rischio di mortalità. Per facilitare il riconoscimento di tale patologia è essenziale fare awareness sulle manifestazioni cliniche e sui test laboratoristici necessari alla formulazione di una diagnosi pronta ed adeguata. Verranno, inoltre, approfondite le opzioni terapeutiche emostatiche ad oggi disponibili e raccomandate dalle linee guida nazionali. Uno spazio di discussione sarà inoltre dedicato alle piastrinopatie congenite ed acquisite e alla gestione del paziente emorragico in emergenza con un focus sui rischi correlati alle manifestazioni emorragiche post partum.

L’obiettivo di questo incontro sarà la definizione di percorsi diagnostico terapeutici assistenziali condivisi a livello regionale per ottimizzare le scelte cliniche e i regimi terapeutici mettendo a confronto le esperienze maturate.

Il Farmacista al Centro EVOlution 2021

I farmacisti si sono trovati oggi ad essere il primo presidio territoriale del Sistema Sanitario Nazionale e sono stati a disposizione, dall’inizio della pandemia, per dare risposte ai cittadini spaventati e disorientati su un fronte inedito, quello della lotta al Covid-19.
Con il loro impegno hanno garantito i servizi essenziali alle famiglie trasmettendo fiducia ed esercitando un ruolo importante sul territorio nel promuovere e migliorare la persistenza e l’aderenza alla terapia dei pazienti e nel suggerire le opportune modifiche dello stile di vita richieste in questa particolare situazione di emergenza sanitaria.
La trasformazione della farmacia, da luogo deputato esclusivamente a dispensare medicinali, a PUNTO DELLA SALUTE diffusa su tutto il territorio nazionale richiede un costante aggiornamento professionale da parte del Farmacista.
Sia per soddisfare la necessità di una adeguata formazione professionale, sia per soddisfare le richieste dei pazienti/clienti, legate al proprio stato di salute, che quotidianamente vengono loro rivolte proponiamo un percorso formativo «di attesa» verso il ripristino delle normali attività di formazione, per:

–  focalizzarsi sulle sue esigenze professionali, mai dimenticate
–  creare un ponte ideale verso i futuri incontri residenziali
Per proseguire, quindi, l’azione di divulgazione scientifica e formativa, proponiamo un percorso formativo in modalità FAD sincrona, composto da 4 webinar distinti aventi come FOCUS:
–  ipercolesterolemia (corretta interpretazione dei test diagnostici di cui è dotato nei PV)
–  benessere osteoarticolare
–  benessere e salute della pelle
–  disfunzioni respiratorie

Il Farmacista al Centro EVOlution 2021

I farmacisti si sono trovati oggi ad essere il primo presidio territoriale del Sistema Sanitario Nazionale e sono stati a disposizione, dall’inizio della pandemia, per dare risposte ai cittadini spaventati e disorientati su un fronte inedito, quello della lotta al Covid-19.
Con il loro impegno hanno garantito i servizi essenziali alle famiglie trasmettendo fiducia ed esercitando un ruolo importante sul territorio nel promuovere e migliorare la persistenza e l’aderenza alla terapia dei pazienti e nel suggerire le opportune modifiche dello stile di vita richieste in questa particolare situazione di emergenza sanitaria.
La trasformazione della farmacia, da luogo deputato esclusivamente a dispensare medicinali, a PUNTO DELLA SALUTE diffusa su tutto il territorio nazionale richiede un costante aggiornamento professionale da parte del Farmacista.
Sia per soddisfare la necessità di una adeguata formazione professionale, sia per soddisfare le richieste dei pazienti/clienti, legate al proprio stato di salute, che quotidianamente vengono loro rivolte proponiamo un percorso formativo «di attesa» verso il ripristino delle normali attività di formazione, per:

– focalizzarsi sulle sue esigenze professionali, mai dimenticate
– creare un ponte ideale verso i futuri incontri residenziali
Per proseguire, quindi, l’azione di divulgazione scientifica e formativa, proponiamo un percorso formativo in modalità FAD sincrona, composto da 4 webinar distinti aventi come FOCUS:
– ipercolesterolemia (corretta interpretazione dei test diagnostici di cui è dotato nei PV)
– benessere osteoarticolare
– benessere e salute della pelle
– disfunzioni respiratorie

Il Farmacista al Centro EVOlution 2021

I farmacisti si sono trovati oggi ad essere il primo presidio territoriale del Sistema Sanitario Nazionale e sono stati a disposizione, dall’inizio della pandemia, per dare risposte ai cittadini spaventati e disorientati su un fronte inedito, quello della lotta al Covid-19.
Con il loro impegno hanno garantito i servizi essenziali alle famiglie trasmettendo fiducia ed esercitando un ruolo importante sul territorio nel promuovere e migliorare la persistenza e l’aderenza alla terapia dei pazienti e nel suggerire le opportune modifiche dello stile di vita richieste in questa particolare situazione di emergenza sanitaria.
La trasformazione della farmacia, da luogo deputato esclusivamente a dispensare medicinali, a PUNTO DELLA SALUTE diffusa su tutto il territorio nazionale richiede un costante aggiornamento professionale da parte del Farmacista.
Sia per soddisfare la necessità di una adeguata formazione professionale, sia per soddisfare le richieste dei pazienti/clienti, legate al proprio stato di salute, che quotidianamente vengono loro rivolte proponiamo un percorso formativo «di attesa» verso il ripristino delle normali attività di formazione, per:

– focalizzarsi sulle sue esigenze professionali, mai dimenticate
– creare un ponte ideale verso i futuri incontri residenziali
Per proseguire, quindi, l’azione di divulgazione scientifica e formativa, proponiamo un percorso formativo in modalità FAD sincrona, composto da 4 webinar distinti aventi come FOCUS:
– ipercolesterolemia (corretta interpretazione dei test diagnostici di cui è dotato nei PV)
– benessere osteoarticolare
– benessere e salute della pelle
– disfunzioni respiratorie

Il Farmacista al Centro EVOlution 2021

I farmacisti si sono trovati oggi ad essere il primo presidio territoriale del Sistema Sanitario Nazionale e sono stati a disposizione, dall’inizio della pandemia, per dare risposte ai cittadini spaventati e disorientati su un fronte inedito, quello della lotta al Covid-19.
Con il loro impegno hanno garantito i servizi essenziali alle famiglie trasmettendo fiducia ed esercitando un ruolo importante sul territorio nel promuovere e migliorare la persistenza e l’aderenza alla terapia dei pazienti e nel suggerire le opportune modifiche dello stile di vita richieste in questa particolare situazione di emergenza sanitaria.
La trasformazione della farmacia, da luogo deputato esclusivamente a dispensare medicinali, a PUNTO DELLA SALUTE diffusa su tutto il territorio nazionale richiede un costante aggiornamento professionale da parte del Farmacista.
Sia per soddisfare la necessità di una adeguata formazione professionale, sia per soddisfare le richieste dei pazienti/clienti, legate al proprio stato di salute, che quotidianamente vengono loro rivolte proponiamo un percorso formativo «di attesa» verso il ripristino delle normali attività di formazione, per:

– focalizzarsi sulle sue esigenze professionali, mai dimenticate
– creare un ponte ideale verso i futuri incontri residenziali
Per proseguire, quindi, l’azione di divulgazione scientifica e formativa, proponiamo un percorso formativo in modalità FAD sincrona, composto da 4 webinar distinti aventi come FOCUS:
– ipercolesterolemia (corretta interpretazione dei test diagnostici di cui è dotato nei PV)
– benessere osteoarticolare
– benessere e salute della pelle
– disfunzioni respiratorie

Rinite allergica e orticaria: sintomi, diagnosi e terapia

La rinite allergica e l’orticaria sono due patologie molto diffuse nella popolazione generale con un significativo impatto negativo sulla qualità di vita e sulla produttività lavorativa delle persone affette. Spesso queste patologie subiscono un ritardo diagnostico legato alla sottostima della sintomatologia sia da parte del clinico che da parte del paziente e, nonostante la presenza di linee guida internazionali, sono sottoposte a trattamenti inadeguati o non basati sull’evidenza scientifica.
La rinite allergica rappresenta la patologia più comune delle alte vie aeree ed interessa circa il 20% della popolazione generale. L’esordio può verificarsi n ogni età ma spesso interessa bambini e giovani adulti e circa il 40% dei pazienti presenta disturbi del sonno che influiscono sulle prestazioni e sulla qualità di vita.
L’orticaria è una patologia cutanea ad eziologia molto eterogenea caratterizzata dalla rapida apparizione di pomfi, spesso associati ad angioedema. Si stima che circa il 15-20% della popolazione abbia presentato almeno un episodio di orticaria nella vita. Interessa prevalentemente giovani adulti e il sesso femminile, con un picco di incidenza tra i 20 e i 60 anni. La maggioranza dei pazienti presenta forme acute-intermittenti, della durata inferiore alle 6 settimane. La forma cronica costituisce circa il 25% dei casi e ha il più alto impatto sociale ed economico, anche a causa della frequente prescrizione di test laboratoristici e strumentali non raccomandati dalle linee guida.
Il corso è volto ad aumentare la conoscenza di queste patologie nel professionista medico ed approfondire le procedure diagnostiche, la diagnosi differenziale e il corretto approccio terapeutico secondo linee guida e evidenza scientifica.

L’imaging non invasivo come guida nella gestione delle patologie cardiovascolari

L’impiego estensivo delle metodiche di imaging non invasivo è certamente uno degli aspetti che maggiormente caratterizzano la cardiologia moderna. Attualmente, non vi è ambito della gestione del paziente cardiologico che possa prescindere dalle complesse e precise informazioni fornite da indagini quali l’ecocardiografia, la risonanza magnetica cardiaca, la cardio TC e le metodiche di cardiologia nucleare. Sfortunatamente, l’applicazione dei diversi test di imaging cardiovascolare nel singolo caso è spesso dettata più dalla disponibilità di strumentazione e operatori che da decisioni basate su criteri clinici di appropriatezza. Inoltre, il percorso formativo necessario ad acquisire competenza nell’esecuzione ed interpretazione di questo genere di esami diagnostici non sempre viene garantito nell’ambito del curriculum formativo degli specialisti in cardiologia, radiologia, medicina nucleare, ecc. In ambito cardiovascolare, viviamo evidentemente un’epoca in cui si avverte in maniera pressante il gap esistente tra possibilità diagnostiche e disponibilità di figure mediche in grado di gestire in maniera pienamente consapevole le enormi opportunità fornite dal multi-imaging.

 

 

Progetto ARTÙ – Rinite Allergica e oRticaria percorsi diagnostici e TerapeUtici

La rinite allergica e l’orticaria sono due patologie molto diffuse nella popolazione generale con un significativo impatto negativo sulla qualità di vita e sulla produttività lavorativa delle persone affette. Spesso queste patologie subiscono un ritardo diagnostico legato alla sottostima della sintomatologia sia da parte del clinico che da parte del paziente e, nono-stante la presenza di linee guida internazionali, sono sottoposte a trattamenti inadeguati o non basati sull’evidenza scientifica.
La rinite allergica rappresenta la patologia più comune delle alte vie aeree ed interessa circa il 20% della popolazione generale. L’esordio può verificarsi in ogni età ma spesso interessa bambini e giovani adulti e circa il 40% dei pazienti presenta disturbi del sonno che influiscono sulle prestazioni e sulla qualità di vita. L’orticaria è una patologia cutanea ad eziologia molto eterogenea caratterizzata dalla rapida apparizione di pomfi, spesso associati ad angioedema. Si stima che circa il 15-20% della popolazione abbia presentato almeno un episodio di ortica-ria nella vita. Interessa prevalentemente giovani adulti e il sesso femminile, con un picco di incidenza tra i 20 e i 60 anni. La maggioranza dei pazienti presenta forme acute-intermittenti, della durata inferiore alle 6 settimane. La forma cronica costituisce circa il 25% dei casi e ha il più alto impatto sociale ed economico, anche a causa della frequente pre-scrizione di test laboratoristici e strumentali non raccomandati dalle linee guida.

Il corso è volto ad aumentare la conoscenza di queste patologie nel professionista medico ed approfondire le procedure diagnostiche, la diagnosi differenziale e il corretto approccio terapeutico secondo linee guida e evidenza scientifica.

VIII Simposio Nazionale ANTIAGE – FAD Sincrona

Quest’anno l’ottava edizione del congresso annuale dell’associazione ANTIAGE non potrà svolgersi in forma “residenziale” ma sarà in forma virtuale. Sarà comunque un evento importante per tutti coloro che trattano la terapia intra-articolare. Saranno presentate le linee guida della terapia intra-articolare nell’atleta che sono state   appena completate. Si tratta di una novità in ambito internazionale, in quanto la Federazione Italiana di Medicina dello Sport è la prima a livello mondiale a redigere un testo simile.

Ci saranno altri interventi interessanti sull’uso della terapia rigenerativa intra-articolare, le evidenze e le prospettive che essa può portare al campo infiltrativo.

Si farà il punto sulla tecnica di infiltrazione del disco intervertebrale così come si apriranno gli orizzonti sull’uso di prodotti per via periarticolare.

L’imaging avrà la sua parte con la presentazione delle linee guida della società europea di radiologia muscolo scheletrica per la guida di immagine nelle procedure interventistiche.

Sarà presentata la strategia “treat to target” nell’artrosi, frutto di una consensus internazionale guidata dal nostro team, e saranno messe a fuoco le potenzialità della terapia intra-articolare in questo contesto.

Saranno presentate le diverse linee guida prodotte dal gruppo EUROVISCO sulla viscosupplementazione e ci sarà anche una tavola rotonda virtuale molto interessante  e attiva con una dozzina di  “hot questions” sull’uso della terapia  biologica al quale seguirà un “take home the message” molto pratico per i professionisti.

XXII Congresso Nazionale SIOMMMS

Il Congresso si articola su quattro linee programmatiche.
La prima è il coinvolgimento diffuso ed autonomo dei giovani clinici e ricercatori, che interagiranno direttamente con esperti internazionali su tematiche di ricerca e organizzeranno un simposio su argomenti nuovi ma già importanti nell’ambito del metabolismo osseo.
La seconda è proseguire la spinta verso la ricerca scientifica e l’internazionalizzazione della nostra Società con simposi congiunti con ASBMR e ECTS. Lo scopo è consentire quell’interscambio culturale che possa facilitare lo sviluppo di contatti con i gruppi di ricerca internazionali nell’ambito dell’osteoporosi, del metabolismo minerale e delle malattie metaboliche dell’osso. L’ampio spazio dedicato alle comunicazioni orali ed alla discussione dei posters e la sessione di aggiornamento “One Year in Bone” ne sono la logica conseguenza.
La terza è lo sviluppo di contatti con altre Società Scientifiche Italiane che condividono con SIOMMMS tematiche comuni. È questo il caso dei simposi congiunti con SIMI e FADOI, con SIE ed AME, e con SIN.
Infine, questo XXII Congresso SIOMMMS, in linea con i suggerimenti dei Soci, affronterà temi di pratica clinica controversi o di frequente riscontro con sessioni di Meet the Experts e di casi clinici interattivi, che consentiranno ai Soci di scambiare opinioni con esperti nella materia in modo semplice, diretto ed efficace.

Progetto One Air. La sindrome rino- sinusobronchiale: una cascata infiammatoria dalle alte alle basse vie aeree

L’apparato respiratorio è un’unica entità fisio-patologica. Ogni processo flogistico dalle prime vie aeree, se non curato, tende a diffondersi agli altri distretti.

La sindrome rino- sinusobronchiale (SRSB) è una affezione che interessa le vie aeree superiori e l’albero tracheo-bronchiale, le prime quale sede della noxa patogena e il secondo quale organo bersaglio, con compromissione del sistema immunitario di entrambi gli apparati ed iperreattività bronchiale.

Con il termine SRSB si intende una serie di quadri anatomo-clinici con caratteristiche infiammatorie sia di tipo infettivo che allergiche, caratterizzate da rino-sinusiti croniche o da poliposi nasali e sinusiti che, nel tempo, si complicano con asma bronchiale o  bronchiti ricorrenti.

È quindi chiaro che nella terapia della SRSB, il controllo dell’infezione/infiammazione dell’area rino-sinusale è indispensabile per la gestione dell’asma bronchiale che ne consegue.

Possiamo trovare questa correlazione fisiopatologica tra la flogosi delle fosse nasali e l’asma in alcuni quadri clinici: rinite e asma, rino-sinusite e asma, poliposi nasale e asma.

La metodologia prevede una fase iniziale di lavoro individuale in cui verrà espressa un’opinione con valutazioni individuali delle tematiche trattate che saranno raccolte e presentate per giungere ad un parere collettivo (metodo Delphi) ed una successiva sessione di condivisione tra pari con metodologia “Train the trainers” al fine di preparare degli slide set che potranno essere utilizzati per la formazione di colleghi sui territori.

Gli argomenti oggetto di discussione tra pari saranno:

  • la sindrome rino-sinuso-bronchiale e l’infiammazione, gli indicatori clinici e l’inquadramento diagnostico;
  • il focus sulla tosse persistente;
  • il ruolo dell’allergia nella sindrome rino-sinuso-bronchiale, la rinosinusite cronica, la poliposi nasale e le patologie bronchiali;
  • l’ appropriatezza dei trattamenti farmacologici e il ruolo degli steroidi inalatori.

 

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Compliance e Decreto legislativo 231 del 2001

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