Le benzodiazepine queste (s)conosciute
L’insonnia, definita come una condizione di insoddisfazione relativa alla quantità o alla qualità del sonno, determina uno stato di distress e una riduzione della funzionalità a livello sociale, comportamentale e occupazionale.
I farmaci più efficaci nel trattamento short term dell’insonnia severa, associata a distress e disabilità, sono le benzodiazepine e gli z-Drugs, come definito dalle Linee Guida dell’American Academy of Sleep Medicine, pubblicate di recente, che per l’insonnia cronica negli adulti indicano tra i vari trattamenti, due benzodiazepine (triazolam e temazepam*) e tre z-Drugs (zolpidem, zaleplon, e zopiclone). In generale, quando è necessario prescrivere una benzodiazepina, è importante scegliere in maniera appropriata la molecola più adeguata alle caratteristiche e alle necessità del singolo paziente, e monitorare regolarmente la situazione clinica, per evitarne l’abuso.
Le caratteristiche dell’ipnotico ideale includono un rapido assorbimento e una rapida induzione del sonno, un’azione specifica che si esplichi solo durante la notte con i pattern di un sonno normale e nessun effetto residuo, oltre all’assenza di fenomeni di rebound e tolleranza. In questa prospettiva, il corso FAD, rivolto alla Medicina Generale, si propone di implementare le conoscenze relative ai disturbi del sonno e di fornire una serie di indicazioni basate sulle evidenze riguardo l’uso appropriato delle benzodiazepine nel trattamento di tali disturbi.