Gestione del paziente dislipidemico con sindrome coronarica acuta: dall’Ospedale al Territorio
L’obiettivo primario alla dimissione dopo una sindrome coronarica acuta è favorire la presa in carico del paziente e la continuità assistenziale da parte delle strutture territoriali (MMG, personale delle Riabilitazioni, cardiologi ambulatoriali). In tutti i pazienti dopo una sindrome coronarica acuta va perseguita: – l’ottimizzazione della terapia – controlli ematochimici – un calendario di follow-up clinico e strumentale (in base alla classe di rischio) – l’identificazione degli obiettivi di prevenzione secondaria – un percorso di counselling strutturato e integrato con quello clinico. Una appropriata stratificazione prognostica alla dimissione consente di individuare tre popolazioni di pazienti: A. Un gruppo di pazienti a basso rischio clinico B. Un gruppo di pazienti con mortalità a distanza elevata (soprattutto aritmica) per disfunzione ventricolare o scompenso cardiaco C. Un gruppo di pazienti con maggior rischio di recidive ischemiche (rischio residuo lipidico e/o infiammatorio) o rischio trombotico. Una ottimale stratificazione del rischio residuo aritmico, trombotico, lipidico ed infiammatorio e la cooperazione tra Ospedale e territorio è la chiave per una gestione ottimale di questa numerosissima coorte di pazienti.