ASMA e BPCO: diagnosi differenziale e scelta terapeutica in medicina generale
La BPCO, ossia la broncopneumopatia cronica ostruttiva, è una patologia cronica dell’apparato respiratorio, caratterizzata dall’essere una malattia comune, prevenibile e trattabile clinicamente. Si manifesta con la presenza di sintomi respiratori e ostruzione al flusso aereo espiratorio, come conseguenza dell’esposizione protratta ad agenti nocivi, tra cui l’inquinamento aereo e il fumo di sigaretta.
Attualmente la BPCO è la quarta causa di morte nel mondo, potendo ben presto diventare la terza causa. Inoltre è anche un’importante causa di morbidità a livello globale e quindi di spesa sanitaria. Nel 2010 sono stati stimati oltre 380 milioni di pazienti affetti da BPCO, con circa 3 milioni di morti per anno da essa causati. La stima attuale porta a 5,4 milioni di morti annuali per il 2060.
Per questi motivi, la BPCO rappresenta un importante sfida di sanità pubblica a livello globale.
L’asma bronchiale è una malattia dovuta all’infiammazione cronica delle vie aeree, caratterizzata da sintomi respiratori che possono variare nel tempo, anche come intensità, associati ad una variabile limitazione al flusso aereo espiratorio.
L’asma è un problema mondiale, andando ad interessare più di 350 milioni di persone al mondo. Nel mondo l’asma bronchiale causa quasi mezzo milione di morti all’anno.
Entrambe le patologie sono ampiamente sotto-diagnosticate e di conseguenze altrettanto ampiamente sotto-trattate. Inoltre nei pazienti correttamente diagnosticati, la mancata aderenza alla terapia, ossia la non compliance, riduce ulteriormente il numero di soggetti adeguatamente trattati.
Di fronte a queste patologie croniche, la cui incidenza è in aumento, è di fondamentale importanza sensibilizzare il più possibile i diversi attori che giocano un ruolo nel sospettare e poi nel diagnosticare queste patologie.
Quindi risulta di grande importanza un approccio congiunto da parte del medico di base e dello specialista pneumologo, al fine di stabilire il sospetto clinico, il corretto inquadramento diagnostico e un’efficace gestione clinica. In particolare la gestione clinica prevede di migliorare l’aderenza alla terapia e agli stili di vita adeguati, anche grazie al miglioramento dell’approccio farmacologico e non solo farmacologico, come ad esempio un corretto utilizzo dei devices inalatori.