La terapia farmacologica in tema di fibrillazione atriale e prevenzione delle malattie cardiometaboliche
in Europa anche per la scarsa aderenza alla terapia consigliata. L’aderenza al trattamento dovrebbe essere valutata per adattare l’intervento alle necessità del singolo paziente e ridurre il numero di somministrazioni.
Il Corso vuole porre l’accento in particolare sulla fi brillazione atriale, sull’ipertensione arteriosa e sui disordini cardiometabolici. La Fibrillazione Atriale (FA) è il disordine del ritmo cardiaco più comune e colpisce oltre 6 milioni di europei con una prevalenza destinata almeno a raddoppiare nei prossimi 50 anni. La diagnosi precoce consente di intervenire farmacologicamente e/o elettricamente per interrompere l’aritmia prima che la stessa si avvii verso una fase di cronicizzazione. Gli studi, infatti, hanno messo in evidenza che il controllo del ritmo consente di ridurre drasticamente le complicanze (ictus, scompenso cardiaco, etc.) ma anche di migliorare la qualità di vita dei pazienti. L’ipertensione arteriosa rappresenta un importante problema sociale in continua crescita, è considerata uno dei principali fattori di rischio cardiovascolare, responsabile nel mondo di circa 7 milioni di morti. Il trattamento dell’ipertensione è una delle priorità più importanti della nostra epoca in ragione dell’elevata prevalenza, della complessità e della necessità di adeguare le strategie terapeutiche alle caratteristiche del paziente, per aumentare l’effi cacia del trattamento e favorire la tollerabilità soggettiva e l’aderenza terapeutica. Di converso la malattia diabetica che sta coinvolgendo sempre più la popolazione mondiale anche grazie all’aumento del sovrappeso e dell’obesità sta sempre più assumendo i connotati di una vera e propria pandemia. Alla luce delle costanti e nuove ricerche in ambito cardiometabolico, il Corso si propone quindi di migliorare e aggiornare le conoscenze in tema di queste patologie ed i rischi ad esse correlati, con uno sguardo particolare a quelle che sono le possibili opzioni terapeutiche, alla luce di nuovi studi clinici e delle raccomandazioni delle linee guida.
L’evento, rivolto principalmente ai MMG, ai cardiologi che operano sul territorio e nelle strutture ospedaliere, sia pubbliche che private, si propone il compito di fare il punto sulla terapia farmacologica suggerita dalle attuali Linee Guida, sulle potenzialità dei farmaci utilizzati e soprattutto sulle prospettive per migliorare l’aderenza dei pazienti al trattamento.