Nel dicembre del 2008 la FDA ha definito linee di indirizzo, seguita poi dall’EMEA, per l’industria farmaceutica per la pianificazione del piano di ricerca per l’approvazione di nuovi farmaci ”anti diabetici”, con lo scopo più importante di definirne oltre l’efficacia la safety cardio vascolare. Da quella data 9 grandi trial, così detti cardio-vascolari sono stati condotti, 13 sono in corso e 4 sono stati terminati. Riassumendo ognuno dei trial terminato ha dimostrato la non inferiorità rispetto al placebo del farmaco in studio per l’end point principale un end point composito. Quattro trial hanno invece dimostrato superiorità e quindi un beneficio cardio vascolare (CV), due hanno evidenziato riduzione della mortalità CV e tre hanno ottenuto evidenza di riduzione nella mortalità totale.

I trial condotti hanno offerto altre importanti informazioni non solo sul profilo cardiometabolico, ma anche sulla protezione renale, insorgenza o progressione della malattia renale e sulla safety in termini di protezione dal rischio di ipoglicemia, tema questo per il diabetologo rilevante soprattutto quando riferito ai pazienti più fragili. Interpretare i risultati di questi trial e trasferire poi questi dati nella pratica clinica quotidiana, capire e bene interpretare su quale popolazione i risultati dei singoli trial possono essere applicati diventa elemento di grande rilevanza, per garantire qualità nella cura, appropriatezza e sostenibilità.

L’innovazione in ambito di terapia farmacologica a favore delle persone con diabete di tipo 2 non può però essere dissociata dalla ricerca del coinvolgimento attivo del paziente in programmi di educazione terapeutica finalizzata alla correzione degli stili di vita, coinvolgimento che diventa possibile solo attraverso lo sviluppo di competenze relazionali da parte dei professionisti del team di diabetologia.

Scopo del programma formativo del progetto DI.A.DE.MA. sarà quello di fornire un aggiornamento a specialisti in Diabetologia, sulle nuove evidenze nel campo della terapia e della gestione del paziente con diabete di tipo 2, Ampliare le competenze cliniche e scientifiche dei partecipanti su problematiche attuali per migliorare la gestione clinica della malattia, come i programmi dietetici individualizzati, l’educazione dei pazienti e le tecniche di comunicazione e counseling.