L’imaging non invasivo come guida nella gestione delle patologie cardiovascolari
L’impiego estensivo delle metodiche di imaging non invasivo è certamente uno degli aspetti che maggiormente caratterizzano la cardiologia moderna. Attualmente, non vi è ambito della gestione del paziente cardiologico che possa prescindere dalle complesse e precise informazioni fornite da indagini quali l’ecocardiografia, la risonanza magnetica cardiaca, la cardio TC e le metodiche di cardiologia nucleare. Sfortunatamente, l’applicazione dei diversi test di imaging cardiovascolare nel singolo caso è spesso dettata più dalla disponibilità di strumentazione e operatori che da decisioni basate su criteri clinici di appropriatezza. Inoltre, il percorso formativo necessario ad acquisire competenza nell’esecuzione ed interpretazione di questo genere di esami diagnostici non sempre viene garantito nell’ambito del curriculum formativo degli specialisti in cardiologia, radiologia, medicina nucleare, ecc. In ambito cardiovascolare, viviamo evidentemente un’epoca in cui si avverte in maniera pressante il gap esistente tra possibilità diagnostiche e disponibilità di figure mediche in grado di gestire in maniera pienamente consapevole le enormi opportunità fornite dal multi-imaging.