Le prime impressioni
L’artrite psoriasica (PsA) è una malattia di natura autoimmune, infiammatoria cronica che insorge, a partire dai 30-40 anni di età, senza distinzione di sesso.
In Italia colpisce circa l’1% della popolazione e, a causa di una spiccata componente dolorosa e della rigidità articolare, può limitarne fortemente la funzionalità fisica e dunque il pieno svolgimento delle attività professionali e private, con un sensibile impatto sulla qualità di vita dei pazienti affetti.
Si tratta di una patologia eterogenea caratterizzata dal coinvolgimento di 6 domini clinici: cute, articolazioni periferiche, articolazioni assiali, entesi, dita delle mani/piedi e unghie; per questo, per poter raggiungere l’obiettivo terapeutico della remissione di malattia completa e prolungata nel tempo, è particolarmente importante intervenire precocemente e con un farmaco che possa agire rapidamente e contemporaneamente su tutti questi fronti, non trascurandone nessuno.
Negli ultimi anni interessanti opportunità in questo senso sono emerse in seguito all’approvazione, anche in PsA, di farmaci biologici dal meccanismo d’azione innovativo tra cui, in particolare, gli inibitori dell’interleuchina 17.