Ipertensione con ipercolesterolemia: due nemici a braccetto
Negli ultimi anni si sta molto parlando di prevenzione cardiovascolare. Fondamentale è rapportare i dati del mondo reale con le raccomandazioni delle linee guida e le indicazioni derivate dagli studi clinici controllati. Tra le difficoltà nel raggiungere i target terapeutici nei nostri pazienti bisogna considerare la scarsa o mancata aderenza alla terapia da parte dei pazienti; questo aspetto può essere ridotto prescrivendo, quanto possibile, combinazione a dose fissa di farmaci. A questa e ad altre difficoltà si sommano spesso contraddittorie indicazioni da parte dell’autorità sanitarie che complicano il percorso diagnostico e terapeutico dei pazienti a rischio di eventi cardiovascolari, rendendo spesso difficile effettuare non solo una corretta ed efficacie prevenzione primaria, ma spesso anche la prevenzione secondaria e la corretta gestione del punto di arrivo di tutte le patologie cardiovascolari, lo scompenso cardiaco. Tra i fattori di rischio cardiovascolari, oltre l’ipertensione arteriosa non dobbiamo dimenticare la dislipidemia. Le nuove linee guida ci portano a considerare nuovi target terapeutici e nuovi farmaci, fondamentali per la gestione di pazienti dislipidemici e quindi ad altro rischio cardiovascolare.