Ipertensione arteriosa tra linee guida e territorio
Le malattie cardiovascolari rappresentano ad oggi la principale causa di morbilità e mortalità nei paesi occidentali e l’ipertensione arteriosa è il fattore di rischio più rilevante per l’insorgenza di eventi acuti cardio-cerebrovascolari.
La conoscenza e la gestione di base dell’ipertensione arteriosa è un obiettivo fondamentale che il medico deve avere nella sua pratica clinica, indipendentemente dalla sua specialità, proprio per il fatto che i quadri clinici che tratta sono spesso correlati ad eventi legati all’ipertensione non diagnosticata, non a target o mal trattata. Lo Specialista e il Medico di Medicina Generale non devono trascurare alcuni aspetti diagnostici e terapeutici in ambito ipertensivologico fondamentali per ridurre il rischio cardiovascolare in generale e per guidare l’intervento dello specialista ipertensivologo, qualora necessario.
Il corso mira a rinforzare competenze gestionali verso il paziente iperteso, specie nei quadri di esordio, di sospetto secondarismo e di ipertensione di difficile controllo, con un focus su rischi cardio-cerebro-nefrovascolari e dismetabolici ad essa connessi.
La discussione delle nuove linee guida dell’European Society of Hypertension (ESH) e dell’European Society of Cardiology (ESC) 2018 per la diagnosi e la terapia dei pazienti affetti da ipertensione arteriosa fa da scenario ad un confronto fra diverse figure professionali che operano nello stesso territorio di riferimento (quali Medici di Medicina Generale, Cardiologi, specialisti in Medicina Interna o Geriatria) allo scopo di sviluppare una gestione clinica personalizzata dell’ipertensione secondo una visione condivisa e sinergica.