Diagnosi precoce nelle artriti: evidenze e modalità operative
Le artriti infiammatorie croniche, quali l’artrite reumatoide (AR) e le spondiloartriti (SpA), comportano, se non precocemente riconosciute e trattate in modo adeguato, esiti altamente invalidanti, con un decadimento della qualità di vita, nonché una riduzione dell’aspettativa di vita dei soggetti affetti rispetto alla popolazione generale. La prognosi di tali patologie può però essere radicalmente modificata attraverso interventi mirati alla diagnosi precoce e al trattamento con farmaci adeguati sotto stretto monitoraggio. Le evidenze che si sono accumulate negli ultimi venti anni indicano infatti in maniera chiara che il riconoscimento dell’AR e delle SpA sin dalle loro fasi di esordio, e il trattamento tempestivo con farmaci modificanti la malattia, consentono di controllare in maniera efficace l’infiammazione, con conseguente inibizione del danno articolare e abbattimento delle comorbidità legate all’infiammazione stessa.
In questo modulo si porrà attenzione alle strategie di diagnosi precoce e di trattamento tempestivo mirato al raggiungimento di obiettivi terapeutici pre-determinati (treat-to-target) per la gestione ottimale dei pazienti con artrite cronica, che oggi possono aspirare ad una qualità di vita normale grazie al tempestivo ed adeguato controllo dell’infiammazione.