Asma bronchiale: percorsi diagnostici e terapeutici
L’asma è un problema mondiale e un consistente onere sociale ed economico per i sistemi sanitari. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, ci sono tra i 100 e i 150 milioni di persone che soffrono di questa condizione in tutto il mondo. Le morti associate alla malattia, sempre secondo i dati dell’OMS, sono circa 180 mila ogni anno. Nel 50% degli adulti e nell’80% dei bambini malati di asma, prevale la forma allergica, mediata dalla risposta dovuta alle IgE. Secondo la Global Initiative for Asthma (GINA), sono addirittura 300 milioni le persone nel mondo che soffrono della malattia, una ogni 20. In Europa, secondo quanto riportato nelle Linee Guida Gina, ci sono oltre 30 milioni di asmatici.
In Italia, si stima che ogni anno circa nove milioni di persone si ammalano di allergie respiratorie derivanti dalla presenza di pollini nell’aria e quattro milioni di essi ricorrono a cure. Si calcola che circa il 15-20 per cento della popolazione italiana soffre di allergie, fenomeno in crescita, soprattutto tra i più giovani e le donne. L’Italian Study on Asthma in Young Adults (ISAYA), un’indagine multicentrica condotta tra il 1998 e il 2000 su nove città italiane su 3000 persone tra i 20 e i 44 anni, ha evidenziato una notevole differenza delle manifestazioni asmatiche sul territorio nazionale.
La malattia è più presente nelle zone mediterranee che in quelle continentali e la sua prevalenza cresce all’aumentare della temperatura media e al diminuire dell’escursione termica.
In termini economici, l’asma incide più della tubercolosi e dell’HIV combinati. Nei soli Stati Uniti, la stima dei costi diretti e indiretti per la cura si aggira sui 6 miliardi di dollari all’anno e raggiunge gli oltre 10 miliardi considerando il costo totale della malattia, incluse le giornate lavorative e scolastiche perdute. Secondo i Centers for Disease Control and Prevention (cdc) americani, i bambini asmatici perdono il doppio dei giorni di scuola rispetto a quelli non asmatici e l’asma è un fattore determinante sia dell’assenza dal lavoro in molti paesi e/o nella scelta di un lavoro rispetto a un altro. In più l’apprendimento e le opportunità di socializzazione, legate anche alle attività fisiche, sono fortemente limitati nei bambini più giovani che soffrono di asma.
La nuova versione delle linee giuda GINA offre nuovi spunti di discussione in ambito diagnostico e terapeutico.
L’obiettivo del corso è consentire al medico di medicina generale di acquisire gli strumenti necessari per una corretta valutazione iniziale del paziente asmatico, attraverso questionari e valutazioni funzionali riuscendo a seguirlo nel tempo in collaborazione con lo specialista pneumologo grazie agli strumenti diagnostici e terapeutici in atto disponibili.